Vengono chiamati in mille modi, da forbicine a forbicicchia, da forficola a tagliaforbici, da insetti forbice a forfecchia.
La (falsa) leggenda degli insetti forbice ci da quindi lo spunto per chiarire la verità. In primis, il nome biologico è Forficula auricularia, ovvero forficola dell’orecchio, ma con l’orecchio non hanno niente a che vedere, se non per una antica credenza risalente al Medioevo.
A quei tempi si credeva infatti che questi insetti, dotati di chele a forbice sul retro del dorso, entrassero nelle orecchie delle persone per deporvi le loro 50 uova. Come in un film dell’orrore! Ovviamente non è così, ma la loro presenza in casa o nel giardino è comunque fastidiosa, anche se non eccessivamente dannosa. Se non per le vostre piante però.
Lunghi da 5 a 25 millimetri, sono piuttosto brutti da vedere e possono anche pungere la pelle con quelle piccole pinze sul posteriore. Non contengono veleno, oltre alla puntura quindi non posso andare. In genere proliferano in ambienti freddi ed umidi e si sviluppano a una temperatura ottimale di 24 gradi. Quindi in primavera è più facile trovarli.
Camminano (anche se possono volare) e pur essendo onnivori preferiscono mangiare vegetali: perciò il loro habitat naturale sono orti e giardini. Ma possono anche infestare le case e rovinare le piante d’appartamento.
Ma attenzione anche alle vostre piante di pomodori e verdure.
Per liberarsene ci sono vari insetticidi, gli stessi che vanno bene contro le formiche, ma gli interventi devono essere abbastanza periodici. Il rimedio meno invasivo e scocciante potrebbe essere un repellente a ultrasuoni, casomai di quelli che non danno fastidio agli animali domestici. Ma l’intervento di un vero professionista con insetticidi e materiali giusti, è tutta un’altra cosa.
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