Vivono da sempre a stretto contatto con l’uomo che per loro è fonte di sostentamento e rifugio, perché talvolta fornisce loro vitto e alloggio. Ma tante solo le storie che da sempre si sentono in giro su questi roditori.
Miti e leggende su topi e ratti ne circolano da tempo come scritto prima. Vediamone qualcuna assieme e vediamo quanto in queste voci c’è di vero.
Alcuni parlano dell’esistenza di una classe specifica di topi nelle loro gerarchie sociali e cioè della classe degli assaggiatori. Coloro che sono deputati all’assaggio del cibo. Così come alcuni vassalli facevano nelle corti medievali dove i reggenti si sentivano minacciati, o come, tornando molto indietro nel tempo, accadeva anche nei palazzi di imperatori romani o di re egizi.
Falsa leggenda questa, lo scriviamo subito. In realtà, nella tribù dei ratti che è divisa in madri, piccoli, mascoli dominanti e subordinati, proprio quest’ultimi non essendo proprio all’apice alto, ma basso, della classe sociale, hanno difficoltà a procurarsi del cibo perché sopraffatti dagli altri.
E allora spesso si trovano a dover sgranocchiare quel po’ che trovano compreso, aimè per loro, le esche rodonticide.
Pur di mangiare, devono provare a mangiare quel che trovano e che non viene subito razziato dagli altri compari di razza perchè più forti fisicamente e socialmente. Quindi assaggiano, i subordinati, la qualsiasi.
Ma non per compito assunto, ma per necessità di approvvigionamento.
In tanti poi credono o dicono che ratti e topi hanno il cosiddetto sesto senso, che siano cioè particolarmente intuitivi.
Nemmeno questo è vero. A base di questa teoria c’è, per i suoi diffusori, il fatto che si creda rifiutino i cibi dove credono ci sia l’odore dell’uomo. Ma non è così, altrimenti non mangerebbero quasi mai da avanzi di case o ristoranti ad esempio dove la pappa si che è stata contaminata dall’odore dell’uomo. Avvalorano poi questa falsa teoria adducendo un’altra motivazione.
Quella che topi e ratti talvolta riescono a scansare le esche rodonticide (anche prima citate) perché posizionato dall’uomo a mani nude. Quindi esche dove è stato impresso l’odore dell’uomo. Non è vero. Anche perché i tecnici, come fanno compiutamente anche i nostri, posizionano le esce indossando dei guanti a loro protezione. Prassi operativa questa e non abitudine saltuaria.
Altri miti o leggende su topi e ratti riguardano il loro spiccato senso del gusto, il particolarmente sviluppato udito così come l’abitudine, arrivati agli ultimi momenti di vita, a cercare un luogo isolato per spirare.
Di questo però casomai parleremo in un altro articolo. Nel mentre, sei avete trovato interessante o curioso leggere questo blog potrebbe essere interessante per voi leggere anche come vi potreste liberare della presenza di topi e ratti se ne avete trovato traccia in casa.
Fate click su questo link e saprete tutto :
https://www.dorta.it/news/come-disinfettare-casa-se-avete-trovato-traccia-di-topi/ .
Se poi frequentate i social, allora potreste seguire le avventure del nostro testimonial, l’insettopo Camillo.
La sua pagina Facebook è al link : https://www.facebook.com/dortadisinfestazionenapoli/ .
Per trovarci in rete potete anche usare ashtag come:
#disinfestazionenapoli #derattizzazionenapoli #disinfestazionecampania #derattizzazionecampania #sanificazionenapoli #deblattizzazionenapoli #dezanzarizzarionenapoli #disinfestazionecimici #disinfestazionetermiti #disinfestazionetarli